GINOSA, 28APR – Estraevano argilla abusivamente: sequestrata area di 17mila m² e beni per 300mila euro

GINOSA – Nelle scorse ore, i carabinieri del Nucleo Operativo Ecologico di Lecce hanno posto sotto sequestro a scopo preventivo un’area di 17mila metri quadrati dove dal 2007 al 2011 era stata effettuata abusivamente attività estrattiva di circa 325mila tonnellate di argilla, successivamente rivenduta. Il valore complessivo dei beni sequestrati si aggira intorno ai 300mila euro.I terreni dove avvenivano gli scavi, situati sulla strada provinciale fra Ginosa e Montescaglioso, in provincia di Matera, erano destinati unicamente ad attività di tipo agricolo. Le autorizzazioni rilasciate permettevano soltanto lavori di terrazzamento per la piantumazione di vitigni, tutte opere mai realizzate.Il rappresentante legale della società estrattrice dell’argilla, un uomo di 60 anni, è stato segnalato alla Procura ella Repubblica di Taranto per aver esercitato l’attività senza autorizzazioni, eseguito opere di trasformazione permanente del suolo senza autorizzazione, per non aver presentato la denuncia di inizio lavori alle autorità competenti e agli organi di controllo, per non aver predisposto il documento sulla stabilità dei fronti di cava, per non aver depositato il documento di sicurezza e salute sui luoghi di lavoro e per aver deturpato bellezze naturali in luoghi soggetti a vincoli. Sono in corso le indagini dei carabinieri del NOE, in collaborazione con gli uomini della Stazione di Ginosa, per verificare se vi siano ulteriori responsabilità da parte degli organi di controllo. L’area, non recintata, è stata ritenuta pericolosa perché potrebbe essere interessata da frane e smottamenti.

(Fonte, “Il Quotidiano Italiano Taranto”)

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