Sabato 9 marzo, alle ore 19, presso il salone del Museo Valentino a Castellaneta (via Vittorio Emanuele 119), l’Unicef di Taranto con il gruppo zonale di Castellaneta (referente Annamaria Petrera), attraverso il patrocinio dell’amministrazione comunale (assessorato alla Cultura), in occasione della Festa della Donna, promuove un convegno-dibattito nel quale sarà presentato il libro “Reves, una rete di volontariato e solidarietà” per celebrare “Le donne ed il volontariato”.
IL PROGRAMMA
Ore 19: accoglienza del gruppo Younicef. Saluti del sindaco di Castellaneta Giovanni Gugliotti, dell’assessore comunale alla Cultura Annarita D’Ettorre e del presidente del Centro Servizi Volontariato di Taranto Carlo Martello. Interventi di: Carmen Galluzzo Motolese, presidente associazione Marco Motolese e Club Unesco Taranto. Seguirà presentazione del libro “Reves, una rete di volontariato e solidarietà” con particolare attenzione verso le donne volontarie della Reves”, con gli interventi della referente associazione Alliance Francaise Teresa Bosco su “Donne volontarie francesi conosciute con Reves” e del presidente provinciale Unicef Ernesto Grassi su “Donne ed advocacy per i diritti”.
LE SPOSE-BAMBINE
In questo 8 marzo, Giornata Internazionale della donna, l’UNICEF ha scelto di posare l’accento sulla inaccettabile condizione sociale delle “spose-bambine”.
“A tutt’oggi, nei Paesi in via di sviluppo, circa70 milioni di donne si sono sposate prima dei diciotto anni, con età media di 12-13 anni; ciò comporta una violazione dei diritti umani fondamentali – ha dichiarato il presidente nazionale dell’Unicef Giacomo Guerrera- che influenza tutti gli aspetti della vita di una ragazza: nega la sua infanzia, compromette l’istruzione, mette in pericolo la sua salute”. Per questo l’Unicef sottolinea che la comunità internazionale, insieme con i governi di tutto il mondo, “deve lavorare in modo più incisivo per garantire che ogni bambina abbia diritto ad un’infanzia che le consenta di raggiungere il suo pieno potenziale”.
IL FENOMENO NEI NUMERI
Circa 70 milioni di donne nel mondo in via di sviluppo (esclusa Cina) tra i 20 e i 24 – più di una su tre – si sono sposate o hanno iniziato a convivere prima dei 18 anni. Il tassi più alti di matrimoni precoci si registrano in Asia meridionale con il 46% e nell’Africa subsahariana con il 37%.
Se la tendenza attuale proseguirà, entro il 2020 142 milioni di bambine si sposeranno prima di aver compiuto 18 anni. Ciò si traduce in 14,2 milioni di bambine sposate ogni anno, cioè 37.000 bambine sposate ogni giorno.
Le bambine delle famiglie povere hanno più probabilità di sposarsi di quelle delle famiglie ricche, e in particolare quelle che vivono nelle zone rurali. Se una madre ha meno di 18 anni, il rischio che il suo bambino muoia nel primo anno di vita è del 60% più alto di un bambino nato a una madre che ha superato i 19 anni.
Il 95% delle nascite tra gli adolescenti si registra nei Paesi in via di sviluppo. L’UNICEF, con le organizzazioni partner, promuove l’istruzione come migliore strategia per proteggere le bambine dai matrimoni precoci, così come dal lavoro minorile e da tutte le forme di violenza e abuso.