E’ prevista per la mattinata di domenica 24 novembre in P.zza IV Novembre la manifestazione contro la violenza sulle donne organizzata dal Circolo di Ginosa del Partito Democratico,dalla sezione provinciale delle Donne Democratiche e dal movimento “Se non ora quando”.
L’iniziativa rientra in tutte quelle previste a livello nazionale e mondiale in ricorrenza della Giornata mondiale contro il femminicidio e che porta con se il ricordo di tutte quelle donne uccise da uomini violenti travestiti da mariti, amanti, fratelli o conoscenti che sfogavano sulle donne la loro rabbia, frustrazione, delusione, perfino la loro incapacità di vivere relazionandosi con la società.
Con questa manifestazione il Circolo Pd di Ginosa vuole andare oltre quella che potrebbe essere annoverata come una sorta di vetrina partitica-politica per giungere a contribuire a sensibilizzare l’opinione pubblica, soprattutto quella degli uomini affinchè riflettano su un problema che nel corso degli anni ha varcato la soglia della semplice cronaca nera per giungere purtroppo a divenire una tragedia mondiale dalla quale nessuna nazione è esclusa.
Uno dei simboli di questa manifestazione è stato individuato nell’esposizione di scarpette rosse, rosse come il sangue di tutte quelle donne trucidate da uomini che trasformavano un presunto amore in violenza e tortura. Scarpette rosse pensate dalla messicana Elina Chauvet, una donna appartenente ad un ambiente, quello messicano appunto, in cui uomini colpevoli di stupri e assassini di donne non vengono neanche colpiti dai rigori di una legge.
Facciamo appello dunque a tutti quei cittadini attenti a quanto accade intorno a noi e soprattutto alle assurdità di comportamenti umani, che non vorremmo passassero sotto il termine di pazzia in quanto l’uccisione delle donne avviene in maniera lucida ed efferata, a cui si dovrebbe opporre un comportamento altrettanto deciso e fermo in nome di una civiltà da sempre ostentata ma colpevolmente ignorata. Parlare di pazzia significherebbe offrire una giustificazione a determinati atteggiamenti violenti e noi questa giustificazione ci rifiutiamo di offrirla.