Sarà del 4,3% la maggiorazione, in arrivo per metà dicembre, su biglietti e abbonamenti di bus e treni locali e regionali. Stangata, quindi, per i pendolari pugliesi, che saranno costretti a fare i conti con un altro aumento. In questi giorni la giunta regionale sta cercando, attraverso simulazioni di attenuare l’impatto dell’aumento. Quel che è certo, è che dopo lo studio, l’esecutivo approverà la delibera. L’aumento non è altro che il frutto dell’adeguamento Istat annuale previsto dai contratti di servizio che non viene corrisposto da due anni, nonostante le aziende del trasporto pubblico regionale lo reclamino a gran voce. E la Regione, può fare ben poco per evitarlo. L’ipotesi più avvalorata è che decida, come fatto finora di assorbire l’incremento del prezzo pagando con fondi propri. “Intendiamo proteggere le categorie più deboli economicamente – assicura l’assessore regionale ai trasporti, Guglielmo Minervini”. E’ possibile, quindi, che gli aumenti riguardino solo coloro che hanno redditi più alti.

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