A: D.G. ASL TARANTO
DIRETTORE DISTRETTO S.S. 1
SINDACO GINOSA
SINDACO LATERZA
SINDACO CASTELLANETA
SINDACO PALAGIANELLO
Taranto, 15.01.2014
CGIL CISL UIL
Le scriventi, congiuntamente alle rispettive Categorie dei Pensionati e del Pubblico Impiego, avendo partecipato all’incontro del 07 gennaio 2014 ed avendo accolto le istanze della popolazione locale, attraverso la rappresentanza sindacale ed associazionistica locale, nell’allegato documento alla presente, pongono lo stesso alla Vostra attenzione al fine di una giusta e condivisa conoscenza ed auspicano un percorso di confronto costante su temi di cosi
delicata e sentita portata. L’intento, sia nella Cabina di regia ASL – riconosciuta quale modalità di
confronto partecipato e democratico all’interno dell’Atto aziendale varato dalla ASLTa – che nel Tavolo di Concertazione del PSZ dell’Ambito1 riteniamo sia praticabile e possa cosi concretizzarsi in risposte positive alla comunità locale dell’Ambito 1.
VERBALE DI INCONTRO OO.SS. – ASSOCIAZIONI AMBITO 1
Il 7 gennaio 2014, presso la sede della CISL di Ginosa, su richiesta delle OO.SS. confederali locali di CGIL CISL UIL e delle Associazioni Cittadinanza Attiva-TDM, Centro di Ascolto Interparrocchiale-Caritas, ANFAS, AIDO, AVIS, La Luce Trasporto infermi, che nell’Ambito 1 (Ginosa, Castellaneta, Laterza, Palagianello) si occupano di questioni sanitarie e socio-sanitarie, si è svolto un incontro teso a fare il punto sulla situazione socio-sanitaria del territorio occidentale.
L’incontro si è svolto alla presenza dei Segretari provinciali di CGIL CISL UIL, congiuntamente ai rispettivi Segretari provinciali dei Pensionati e ad una rappresentanza della Categoria del Pubblico Impiego.
Tutti hanno ribadito la necessità di una programmazione seria e di una gestione oculata della sanità pubblica e dei rispettivi servizi socio-sanitari, in un territorio fragile dal punto di vista geografico ed in difficoltà, come il resto della provincia jonica, dal punto di vista socio-economico.
La sanità pugliese soffre le conseguenze di un Piano di Rientro sanitario che ha cancellato posti letto, chiuso ospedali, bloccato le assunzioni e che non ha ancora strutturato una buona organizzazione della medicina territoriale che risulta peraltro, in questo versante, di scarsa qualità nell’erogazione dei servizi.
Nel corso del vertice sindacale – associazionistico è stato, infatti, condiviso unanimemente l’assunto secondo cui, se Taranto resta il Polo di Eccellenza ne consegue che la funzione territoriale degli ospedali di Manduria, Martina Franca e Castellaneta deve rappresentare un punto di riferimento sicuro e di qualità per le prestazioni da erogare nei Distretti di riferimento. Soprattutto per il presidio ospedaliero di Castellaneta dovranno essere messe in pratica tutte le iniziative possibili per recuperare la fiducia nelle popolazioni di riferimento, col fine di ridurre la mobilità passiva, attualmente indirizzata verso gli ospedali di Matera e Acquaviva Delle Fonti, ed esprimere il soddisfacimento dei bisogni laddove si manifestano.
E’ chiaro che per concretizzare questo obiettivo necessita un adeguamento delle professionalità, degli organici e delle strumentazioni.
Nel corso del dibattito è stato messo in evidenza l’ineludibilità del rafforzamento della sanità territoriale, strumento d’azione indispensabile nel garantire l’esigibilità di prestazioni orientate alla cura ed assistenza ma anche alla prevenzione.
I servizi socio-sanitari domiciliari, il corretto funzionamento del CUP, del centro prelievi, degli ambulatori di fisiokinesiterapia, del presidio di primo intervento, il ripristino del mammografo particolarmente sentito dalla popolazione femminile, la garanzia del trasporto oncologico per tutti coloro che sono impossibilitati a muoversi autonomamente ma anche servizi efficienti nella prevenzione del disagio mentale, sono gli esempi oggetto del dibattito e delle richieste di una popolazione che si sente abbandonata dall’attuale sistema di cura garantito al territorio. Una svolta, insomma, per questa comunità!
Cosi come di svolta dovranno essere tutti gli interventi socio assistenziali di cui si dovrà fare carico la nuova programmazione sociale.
Il prossimo Piano Sociale di Zona, infatti dovrà rappresentare una differenza sostanziale nelle modalità di gestione da parte degli Enti Locali rispetto ai precedenti. Bisognerà dare risposte chiare e univoche alla Porta Unica di Accesso, ai Centri Diurni, all’Assistenza Domiciliare Integrata, alla Casa per la Vita e al Dopo di Noi. Quest’ultimi due servizi, come è noto, da tre anni (sic!) sono, vanamente, in attesa di essere attivati.
Per tutte queste ragioni le Organizzazioni Sindacali locali e le Associazioni sopracitate hanno costituito un “Osservatorio” permanente con l’intento di monitorare le priorità e aprire un confronto con la Dirigenza dell’ASL, del Distretto Socio-Sanitario 1 e con i Sindaci dell’Ambito 1.
Le scelte da farsi dovranno essere volte al conseguimento di una sanità capillare e diversificata, che garantisca qualità, sicurezza per i cittadini e per gli operatori; che crei anche nuove opportunità di lavoro e che, soprattutto sia partecipata nelle decisioni che dovranno essere prese.
Nell’interesse esclusivo della tutela e salvaguardia della salute quale bene comune.
NOTA:
Abbiamo già contattato il dott. Colacicco che però ha comunicato che dall’01 gennaio lui non è più il direttore del distretto 1, in quanto c’è stato il bando pubblico e per Ginosa l’ha vinto la dottoressa Fortunato, attualmente assente per motivi di salute. La stessa dovrebbe rientrare il 20 gennaio, pertanto il D. Colacicco si è reso disponibile per risentirci e concordare insieme alla nuova direttrice del distretto un incontro per il punto della situazione. Se ci saranno le condizioni chiederemo che all’incontro possa partecipare il D.G. che, allo stato attuale, non sappiamo se sarà riconfermato nell’incarico.
Le segreterie di CGIL CISL UIL