Una nota stampa del coordinamento provinciale a sostegno della candidatura per la Segreteria nazionale PD di Pippo Civati a commento dell’avvio delle fasi congressuali di Taranto e provincia.
Ieri è stato diffuso il manifesto anticipatore della mozione Civati per la candidatura alla segreteria nazionale del Partito Democratico dell’Onorevole Giuseppe Civati. Un manifesto che presenta lo sguardo non solo di Pippo Civati, persona e volto della mozione stessa, ma di un nutrito gruppo di donne e uomini che da tempo ormai hanno deciso di offrire il proprio contributo per ridisegnare un partito genuinamente di sinistra, autenticamente progressista. Il Partito Democratico. In queste settimane, però, è un’altra la partita che si gioca per l’immediato futuro del PD: i congressi di circolo, territoriali e provinciali. In tutta Italia, i vari coordinamenti, visto il poco tempo a disposizione, complice anche un regolamento che non permette, così come è stato pensato, una reale apertura ed un effettivo allargamento della base dei partecipanti – purtroppo è ancora una volta un Congresso basato sulle tessere e sui Signori delle Tessere – ha, caso per caso, presentato un proprio candidato, oppure ha deciso di convergere su uno dei candidati alle segreterie. Questa è stata la scelta del coordinamento provinciale di Taranto, che oltre al suo coordinatore, Ivan Malvani, e alla portavoce Marilena Surdo, ha immediatamente beneficiato dell’adesione di importanti personalità tarantine quali il dottor Cosimo Nume. Dopo differenti incontri, anche con importanti rappresentanti istituzionali, del PD e non solo, quali la consigliera regionale Anna Rita Lemma, abbiamo verificato che non ci fossero le condizioni che avrebbero permesso l’espressione di un nome effettivamente riconducibile al coordinamento. Vero è che, secondo regolamento, le candidatura nei loro livelli territoriali non sono necessariamente collegati o collegabili alle mozioni nazionali. Sabato scorso abbiamo partecipato alla presentazione della candidatura alla segreteria provinciale di Walter Musillo. Oggi, seguiremo l’ufficializzazione della candidatura di Angelo Miccoli. Nostro compito e nostro sentire è quello di offrire una opportunità. Di essere l’alternativa. Per interrompere il circolo vizioso che sino ad oggi ha portato alle “scelte di campo”, e quindi non ha generato una vera militanza politica ma mera tifoseria, occorre un partito capace di fare scelte. Anche forti. Audaci, ma realizzate solo dopo un attento ascolto e una successiva fase di studio. Questo è il metodo Civati. Lo stesso che abbiamo adoperato per affrontare il congresso provinciale PD di Taranto. Nei prossimi giorni, solleciteremo un confronto su temi tipici della tarantinità con i due candidati. Riteniamo, infatti, di non avere ad oggi gli strumenti per poter scegliere con consapevolezza di convergere su nessuno dei due candidati. Ci auguriamo una fase congressuale che permetta di strutturare un partito in grado di parlare la stessa lingua dei cittadini. Autonomo dai Palazzi e dallo strapotere di gente nominata e non ancora realmente eletta dalla base. Perché Taranto e la sua provincia, ha in se tutte le risorse per risollevarsi da quella che è una condizione di estrema drammaticità.
Ivan Malvani
Marilena Surdo
