Sono accusati di aver compiuto una rapina alla vigilia di Ferragosto
di Massafra hanno dato corso ad un’operazione di Polizia nei Comuni di Palagiano e Mottola, eseguendo diverse perquisizioni e n. 3 Ordinanze di Custodia Cautelare in Carcere nei confronti di:
MANCINI Gregorio, 37enne di Mottola, noto alle Forze dell’Ordine, FRONZA Rocco, 26enne di Palagiano, noto alle Forze dell’Ordine e FUGGIANO Michele, 25enne di Palagiano, incensurato. Ritenuti responsabili di rapina aggravata e lesioni gravi ed aggravate, reati commessi, in concorso tra loro, in data 14.08.2012, ai danni di un commerciante 42enne di Palagiano. Le Misure Cautelari sono state emesse dal Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale di Taranto – Dott. Martino ROSATI, su richiesta del Sostituto Procuratore Dott. Mariano BUCCOLIERO, che concordava appieno con le risultanze investigative del N.O.R. – Aliquota Operativa della Compagnia Carabinieri di Massafra. La vigilia dello scorso Ferragosto,
difatti, militari della predetta Compagnia Carabinieri intervenivano in Palagiano ove la vittima, alle prime ore del mattino, a suo dire, era stata aggredita da alcuni sconosciuti che, armati di un bastone di metallo, lo avevano percosso selvaggiamente procurandogli numerose lesioni in tutto il corpo ed in particolare: un trauma cranico commotivo, ferite lacero contuse craniche, lussazione-frattura del gomito sinistro, contusioni multiple. Talmente gravi e ripetuti erano stati i colpi subiti che l’uomo era stato ricoverato in prognosi riservata. Inoltre, nella circostanza, i malviventi gli avevano sottratto la somma contante di euro 12.000 che il malcapitato aveva con sé, frutto della sua attività commerciale, nonché una collana in oro ed il telefono cellullare. Le immediate indagini avviate dai Carabinieri, protrattesi per circa due mesi anche con l’ausilio di articolate e complesse attività tecniche, consentivano di acquisire numerosi, concordanti ed univoci elementi di colpevolezza a carico degli odierni arrestati in ordine ai delitti di rapina e lesioni personali gravi, entrambi i reati aggravati per essere stati perpetrati da più persone riunite ed armate.
L’attività investigativa permetteva inoltre di appurare che la particolare spietatezza dei tre arrestati nel compiere l’azione delittuosa ed, in particolare, nell’infliggere alla vittima colpi probabilmente superflui rispetto alla consumazione della rapina, era stata determinata da rancori personali nutriti da uno degli aggressori nei confronti del malcapitato. I tre arrestati, dopo le formalità di rito, sono stati associati presso la Casa Circondariale di Taranto.