GINOSA, 8OTT – DE PALMA:“DA NOI MENO TASSE, NON COME GLI ALTRI COMUNI E LA REGIONE”



L’Amministrazione di Ginosa, dopo il pacifico comunicato per le feste patronali, non dimentica di far politica. Se da un lato invita “nonostante le difficoltà a ritrovare la fiducia in noi stessi, con l’auspicio che la festa, oltre che sagra popolare, torni ad essere soprattutto una festa religiosa”, dall’altro sottolinea “l’impegno per la riduzione dell’imposta municipale unica (imu) a fronte dei tagli del Governo Monti & Co.”. Non importa che il governo sia sostenuto anche dal pdl in cui la maggioranza ginosina esplicitamente si riconosce. L’amministrazione di centrodestra, sostenuta da sei liste, ricorda che intanto ha ridotto l’imu dal 7,6 per mille al 4 per mille sui terreni per i quali non è stato adottato il piano particolareggiato (dopo la protesta del comitato marinese). E questo nonostante gli 1,3 milioni di euro in meno di entrate statali. Che alla prima  riduzione si accompagnano le seguenti: dal 7,6 per mille al sette per mille sui terreni agricoli (è rimasta l’esenzione per  i fogli catastali dal n°1 al 99, zone non intensivamente coltivate), dal 7,6 per mille al sette per mille sui fabbricati rurali, dallo 0,2 per mille allo 0,1 per mille sui fabbricati rurali ad uso strumentale. Una moderazione quindi al prelievo fiscale, sintetizzata nel motto: meno tasse ai cittadini. Va ricordato che, tranne nel primo caso, queste riduzioni interessano cespiti che prima dell’Imu non erano sottoposti a tassazione, la riduzione avviene quindi su imposte sostanzialmente più salate. In alcuni casi, l’importo medio dell’IMU per cittadino è raddoppiato rispetto all’ici. Quanto di nuovo arriverà dalla spremitura dei contribuenti, dovrà essere spartito a metà con lo Stato, che evidentemente ha considerato i Comuni suoi esattori di imposte. Scelta considerata dal primo cittadino “sciagurata”. L’Amministrazione De Palma (il sindaco è un funzionario delle Agenzia delle Entrate) ricorda anche che a Ginosa non sono  aumentate le aliquote di base per prima e seconda casa, opifici e locali commerciali, la tassa sui rifiuti, il ticket per la mensa scolastica. Mentre l’utilizzo del trasporto scolastico e la frequenza della Ludoteca sono rimasti gratuiti. “Tutto questo mentre in altri comuni si chiudono gli asili nido, si aumenta l’imu su prima e seconda casa, si aumentano i ticket, la Regione Puglia aumenta al massimo l’addizionale regionale, le imposte sulla benzina, i ticket sui farmaci, chiude gli ospedali, riduce i servizi (vedi pronto soccorso di Ginosa, tetti di spesa ai laboratori per analisi, trasporto dei malati oncologici, ecc.). Infine la stoccata finale: “i conti in ordine del Comune, altro che “fallimento” annunciato dall’opposizione,  sono frutto della razionalizzazione delle spese senza tagliare i servizi”. Il post che forse diventerà manifesto murale raccoglie 29 consensi espliciti. E se da un lato qualcuno dice“che bisognerebbe andare in qualche trasmissione televisiva a fare da esempio”, dall’altro spunta un netto “ancora alle telenovelle credi, guardati intorno”. Punti di vista, ma l’amministrazione resta sostanzialmente uguale da 11 anni.

di Nicola NATALE





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