L’Amministrazione De Palma ha perso, ancora una volta, l’occasione di spiegare alla comunità di Ginosa come vengono spesi i soldi e la destinazione delle opere pubbliche nella nostra comunità. Il circolo locale del PD, in data 3 aprile 2013, poneva all’attenzione dell’opinione pubblica e all’Amministrazione Comunale l’abbandono della struttura, finanziata dalla Regione Puglia e che dovrebbe servire per il “DOPO DI NOI” allocata in C.da Madonna D’Attoli. Il Sindaco si arrampica sugli specchi e buttando fumo negli occhi, parla di divisione nel PD, invece di rispondere nel merito. Intanto il dato principale è che la struttura è terminata da due anni e ad oggi è in stato di abbandono. Cosa fa l’Amministrazione Comunale perché un bene comunale non sia oggetto di incuria e vandalismo? Cosa fa perché quel bene venga utilizzato per il fine per cui è stato finanziato? Nell’aprile del 2011 il Sindaco, in piena campagna elettorale, prometteva l’imminente apertura, oggi a distanza di due anni si limita a dire che “il procedimento è quasi concluso”, ma a quanto pare anche sul procedimento ci sono grosse incongruenze. La struttura doveva esser costruita con le caratteristiche dell’articolo 57 del Regolamento Regionale 4/2007, invece, come ha certificato l’ingegnere Orlando il 28.05.2012, dopo una mia interrogazione, la struttura è stata collaudata e la sua agibilità verrà rilasciata ai sensi dell’art 55 dello stesso Regolamento, cosa ben nota al Sindaco visto che è tra i destinatari della nota di risposta dell’ingegnere. La variazione tra art 55 e art 57 non è di poco conto. Ammesso che sia consentito una gestione diretta(senza gara) da parte dell’ANFFAS di Ginosa della struttura DOPODI NOI, il piano economico finanziario presentato dall’Anffas, allegato alla delibera n 30 del Consiglio Comunale del 24.04.2011, non ha più valore. Quel piano, prevedendo la gestione di una struttura definita dall’art 57 del R.R. 4/2007, aveva un suo equilibrio finanziario grazie alla copertura con oneri a carico della ASL in misura non inferiore al 70% della retta totale. Dovendo invece ragionare di una struttura diversa, cioè definita all’art.55 dello stesso Regolamento, e con una copertura diversa da parte della ASL, il Consiglio Comunale dovrà comunque tornare ad occuparsi del problema, perché sono mutate le condizioni su cui deliberò il Consiglio nel 2011. Questi sono i problemi reali che non consentono l’immediata apertura del DOPO DI NOI ed a cui il Sindaco non da risposte. A ciò si aggiunge un altro problema. Sia la delibera del 2011 sia il comunicato del Sindaco del 4.4.2013 parlano di “affidamento della struttura” all’ANFFAS, e non della gestione del servizio. L’ANFFAS, invece, nel progetto presentato al Comune in data 21.4.2011 si impegna per la gestione del servizio. Un’ ambiguità su cui gli amministratori di centro destra, in piena campagna elettorale, hanno voluto giocare. Noi del Pd siamo favorevoli all’ affidamento della struttura all’ANFFAS, anche perché svolge un ruolo sociale meritorio nella nostra comunità, ma siamo convinti che per la gestione del servizio, che prevede interventi altamente qualificati dal punto di vista medico-sanitario, è necessario fare una gara ad evidenza pubblica. Tale impostazione non solo risponde meglio al principio di trasparenza ed imparzialità ma evita ambiguità interpretative con la ASL rispetto al contributo che a loro toccherà per coprire i costi della retta. Do un consiglio al Sindaco e alla sua maggioranza: quando le opposizioni avanzano critiche, queste non sono mai dovute a motivi preconcetti o di astio verso qualcuno, quindi sarebbe saggio, per chi governa, prima di impugnare la penna e alimentare la polemica, cercare di capire se le critiche mosse hanno un minimo di fondamento, ed avere la umiltà di riconoscere gli errori che si possono compiere.
In fede.
Vincenzo Giannico