GINOSA, 3APR – Casa “Dopo di noi”, il Comune risponde al PD: “Nota inesatta. Procedimento struttura quasi concluso”



Con il solito comunicato pieno di inesattezze, distruttivo, sterile, carico di livore e risentimento, stati d’animo che da sempre la caratterizza, la sinistra locale ha giudicato il lavoro dell’Amministrazione De Palma, non senza lanciare la solita paternale priva di fondamento e condita con offese e contumelie. Le affermazioni del PD sono prive di fondamento oltre che di logica, sarebbe proprio il caso di dire che quelli del PD hanno poche idee e ben confuse. Relativamente alla questione “Dopo di Noi”, il procedimento è quasi concluso e la struttura verrà affidata all’associazione ANFFAS, cosi come stabilito con una decisione unanime di tutto il consiglio comunale il 29 aprile 2011. In quella seduta di Consiglio comunale, votarono a favore dell’affidamento dell’immobile “Dopo di Noi” all’ANFFAS, associazione di carattere nazionale che si occupa di disabilità con una sezione attiva a Ginosa da quasi trenta anni, anche tutti i consiglieri comunali del Partito Democratico. Oggi l’orientamento del PD è radicalmente cambiato? Quale la spiegazione logica di tutto ciò? Forse è il frutto di dilanianti lotte intestine nel PD locale?. I deliberati unanimi del consiglio comunale non possono essere modificati e non assumono profili di illegittimità per esigenze umorali instabili di partito, questo il PD dovrebbe comprenderlo una volta per tutte. In riferimento al numero di assistenti sociali che il comune di Ginosa deve avere è chiaro che il PD non è molto attento alle cose che legge. Confonde il PD la legge regionale n. 19/2006, il Regolamento Regionale n. 4/2007 ed il Piano Sociale di Zona dell’Ambito 1 costituito da i comuni di Ginosa (Capofila), Laterza, Castellaneta e Palagianello. In primis il R.R. n. 4 /2007 non è una legge regionale ed è cosa del tutto diversa dal Piano sociale di Zona, sono questi tutti provvedimenti distinti e separati tra loro. Il R.R. 4/2007  è attuativo della Legge regionale n. 19/2006 “Disciplina del sistema integrato dei servizi sociali per la dignità e il benessere delle donne e degli uomini di Puglia”. Il Piano Sociale di Zona è uno strumento previsto dalla Legge Regionale n. 19/2006 e disciplinato dal R.R. n. 4/2007. Con il Piano Sociale di Zona i comuni che ne fanno parte assicurano i servizi sociali in maniera unitaria, per esempio i Centri Diurni per Disabili, l’Assistenza scolastica, il Servizio di Assistenza Domiciliare Educativa, i servizi di assistenza per gli anziani etc. Tra i servizi d’Ambito vi è anche la PUA, Porta Unica di Accesso. Tale servizio è attivo e vede in servizio presso il Poliambulatorio di Ginosa un assistente sociale a carico dell’Ambito. Altro servizio previsto dal Piano di Zona è quello del Segretariato sociale che vede la presenza di un assistente sociale in ogni comune facente parte dell’Ambito 1, cioè 4 assistenti sociali in tutto.

Altra cosa è invece il servizio sociale professionale d’Ambito.

Il PD nel proprio intervento afferma che “all’art. 9 l.r. 4/2007 del Piano di Zona” è previsto che vi debba essere un assistente sociale ogni 5000 abitanti. Premessa la “macedonia normativa” indicata dal PD che non trova riscontro alcuno nella realtà, non vi è nessuna legge che imponga che in ogni comune vi sia un assistente sociale ogni 5000 abitanti. Si tratta di uno standard organizzativo ottimale previsto nel Piano regionale delle politiche sociali della Regione Puglia 2009/2011, ma che secondo alcune autorevoli proposte dei sindacati e del Consiglio nazionale Ordine degli Assistenti Sociali potrebbe essere anche di un assistente sociale ogni 10.000 abitanti. Il PD nel suo intervento afferma che il comune di Ginosa dovrebbe avere almeno altri tre assistenti sociali, ignorando invece che è l’unico ad avere in servizio oltre all’assistente sociale del Segretariato Sociale, anche due Assistenti sociali di ruolo ed a tempo indeterminato, nonostante i limiti alle assunzione che le recenti normative hanno introdotto. Ad ogni modo, avere tre assistenti sociali in servizio presso il comune di Ginosa consente certamente di essere più vicini allo standard ottimale. Altri comuni non possono affermare di trovarsi nella stessa posizione del comune di Ginosa. Infine, occorre precisare che i tanto vituperati staffisti sono lavoratori regolarmente assunti ex art. 90 del D. Lgs. n. 267/2000, nel rispetto dei vincoli di spesa per il personale a tempo determinato imposti dalla legge, che svolgono con dignità ed onesta il proprio lavoro. Stupisce questo accanimento ed il furore ideologico del PD nei confronti solo di questi lavoratori che sono tutelati contrattualmente dalla legge, che sono presenti in tutti gli enti locali ed il cui contributo consente agli amministratori, nello svolgimento del proprio mandato elettorale, di potere maggiormente interfacciarsi e recepire le istanze e le richieste della popolazione.

 





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