GINOSA, 2DIC – Approvato il Bilancio di previsione. Maggioranza De Palma in difficoltà.



Di Marilena Surdo

GINOSA – Un’ora di sospensione. Un tempo enorme, che potrebbe essere interpretato come il tentativo messo in atto dal sindaco ginosino, Vito De Palma, per appianare le difficoltà che da tempo ormai segnano la distanza tra la sua maggioranza ed i consiglieri Giulio Galante, Antonio Bradascio e Franco Di Franco.

Ieri mattina si è svolto il consiglio comunale che ha visto l’approvazione del bilancio di previsione  2013 e quello pluriennale 2013/2015 delle Opere Pubbliche e degli investimenti. Il bilancio è passato con 8 voti a favore, tre astenuti (il gruppo PD) e l’abbandono dell’aula da parte del gruppo “Lista Inglese”.

I lavori del consiglio sono terminati alle 15, e hanno visto momenti di tensione palpabile proprio durante la discussione del secondo punto all’ordine del giorno. Il punto consisteva nel riconoscimento come debito fuori bilancio di una somma pari a 522 mila euro alla quale l’amministrazione è stata condannata a pagare dal Consiglio di Stato. La controversia riguarda un contenzioso tra Ecologica spa e il Comune.

La difficoltà con la quale il consigliere Antonio Bradascio è stato riportato in aula dal collega Franco Di Franco lasciava già trapelare la crisi in atto. Crisi non ufficializza, poiché i consiglieri siedono ancora tra i banchi della maggioranza, ma che lasciava presumere che ci sarebbe potuta essere l’assenza del numero legale. Infatti, su questo punto, i gruppi PD e Lista Inglese, hanno abbandonato l’aula, l’eventuale assenza dei tre “dissidenti” avrebbe ufficializzato di fatto la rottura della maggioranza. Così non è stato. I consiglieri Bradascio e Di Franco sono rientrati e subito dopo il voto (dal quale questi due si sono astenuti) il sindaco De Palma ha chiesto la sospensione dei lavori.

Un’ora è durata l’attesa di quanti erano nell’aula consigliare. Al ritorno della maggioranza e alla ripresa dei lavori si è proceduto al riconoscimento del debito fuori bilancio derivante dalla controversia tra Omnia Geo contro il Comune. Il punto ha manifestato la sua delicatezza oltre a quella che sta vivendo la maggioranza De Palma. La Omnia geo è un’associazione di professionisti istituita nel 1996, che nel 1997 prese in affidamento autorizzato dalla Giunta Comunale l’incarico per accertamenti dell’evasione tributi locali. L’anno successivo, la Omnia Geo si occupò di censire il territorio ai fini dell’imposizione Tarsu-Ici.

Probabilmente, l’ora di sospensione è servita a cercare di “mantenere in aula” i consiglieri Galante, Bradascio e Di Franco, dal momento che il consigliere Vincenzo Ribecco è componente della Omnia Geo è dovuto rimanere fuori dall’aula non partecipando al voto. Dalle opposizioni, è stata più volte chiesto come mai nella transazione che vede l’Ente costretto a pagare circa 636 mila euro in tre tranche annuali fino al 2015, non si sia pensato di riservarsi la possibilità di ricorrere. A questa richiesta avanzata dal consigliere Inglese, il sindaco ha replicato dicendo che: “Tutto è contenuto negli atti. Oltre tutto, approvare questa transazione, salverebbe la comunità ginosina dal corrispondere una somma del 25% sugli importi che rientreranno”. Qualcuno ha ricordato che proprio nella Lista De Palma era candidato il presidente della Omnia Geo. Questa circostanza sicuramente ha fatto sorgere qualche perplessità alle opposizioni.





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