La riconferma di sette “staffisti”, cioè collaboratori esterni, per l’amministrazione di Vito De Palma provoca un diluvio di critiche. Si scatena – per carità solo virtualmente – il popolo di facebook e promuove una velenosa ed indignata selva di commenti alla notizia della riassunzione di parte dei 12 membri iniziali dello staff del sindaco.
I “mi piace” sono pochini, solo 4. Già virtuale, perché quello reale, politicizzato e non, potrebbe persino apprezzare la scelta dell’amministrazione di non aver lasciato a piedi i suoi supporter ed interpretare il gesto come lealtà verso chi li ha sostenuti durante le elezioni del Maggio 2011. Elezioni che hanno visto vittorioso per la terza volta a Ginosa il centrodestra, con una compagine elettorale molto simile a quella di uscita dalle recenti elezioni. Cosicché la delibera n°224 del 13 settembre scorso sancisce che il Comune di Ginosa si doterà di un capo di gabinetto per minimo trenta ore settimanali retribuito milletrecento euro al mese, di 2 addetti all’ufficio di staff retribuiti 600 euro al mese per quindici ore settimanali, di altri due collaboratori retribuiti 550 euro mensili per 10 ore di presenza settimanale ed infine di altri due soggetti che per 5 ore alla settimana riceveranno 275 euro mensili.Un solo profilo – anonimo – difende a spada tratta la scelta del sindaco Vito De Palma che deve tenere parecchio a questi soggetti se affronta imperterrito gli strali del popolo virtuale. E’ su questo che si appuntano le critiche, sui criteri di selezione assolutamente fiduciari e sul fatto che anche il lavoro gratis per l’amministrazione poggiasse su promesse di futura retribuzione. I circa diciassettemila euro necessari per retribuirli fino alla fine dell’anno sono stati trovati nelle pieghe del bilancio e la buona volontà di chi ha continuato a lavorare gratis per il Comune è stata premiata (con i soldi dei contribuenti). Ma in fondo dice un profilo che si autonomina l’anticonformista “se il comune ha già trovato gente competente, motivata ed attiva che senso ha cercare ancora?”.
Dopotutto continua “indignatevi quanto volete, le nomine dirette per collaborazioni ci sono sempre state e sono giuste poiché si basano sulla fiducia che l’incarico riveste”. Poi la discussione scivola sui contributi alle associazioni (https://net-unotv.com/?p=7029) che pur riempiendo di feste ed iniziative la vita sociale e culturale di Ginosa e Marina di Ginosa svuotano inevitabilmente le casse comunali. Altro capitolo spinoso di un’amministrazione, criticata per le sue spese, ma sempre riconfermata poiché nel deserto di offerte lavorative private, il calduccio di un incarico pubblico, sia pure temporaneo, è una promessa di serenità. Al riparo anche dalle richieste feroci che il mercato fa a chi non ha santi protettori.
Di Nicola Natale