La Cia Confederazione ItalianaAgricoltori, la Coldiretti e la Confagricoltura di Castellaneta (TA) in merito alla realizzazione della rotatoria prevista tra la provinciale 13 Castellaneta-Castellaneta Marina e la provinciale 10 (bivio Fatizzone), hanno inviato una lettera al Presidente della Provincia dott. Gianni Florido, al Dirigente Viabilità Provinciale ing. Adalberto Leggieri, al Sindaco di Castellaneta avv. Giovanni Gugliotti, al dirigente Ufficio Tecnico Comunale arch. Aldo Caforio.
Nella lettera le organizzazioni agricole hanno sottolineato che il progetto presentato dalla Provincia interferisce pesantemente con una serie di opere e collegamenti presenti in loco e richiede lo spostamento di cavi e connessioni relativi a impianti di telecomunicazioni.Tali rilevanti interventi comporterebbero una consistente spesa aggiuntiva a carico del pubblico erario, valutata da Telecom pari a un importo di 200 mila euro circa; a ciò si assommerebbero i rilevanti danni che sarebbero arrecati ad aziende e imprese ricadenti nella zona interessata dalle opere. Un lieve spostamento di qualche metro della prevista rotatoria all’incrocio con la SP 10 verso sud-ovest, unito a una lieve riduzione del diametro della stessa, consentirebbe, a nostro avviso, di risparmiare danaro pubblico ed evitare danni agli operatori economici aventi terreni confinanti.
Il prospettato spostamento della rotatoria a sud-ovest consentirebbe inoltre lo spostamento verso ovest del futuro tracciato della S.P. 13 di collegamento tra la S.P. 10 e la S.P. 11; questo lieve spostamento determinerebbe ulteriori risparmi di risorse economiche, altrimenti necessarie per spostare l’attuale rete della condotta idrica potabile che da Parco del Marchese rifornisce i villaggi turistici di Castellaneta Marina (e che costeggia sul lato est la SP 13, tra la SP 10 e la SP 11). Nel contempo questa prospettata ipotesi progettuale eviterebbe anche di arrecare danni alle aziende agricole presenti sul lato est della SP 13e, quindi, non farebbe gravare sul pubblico erario ulteriori rilevantissimi oneri per i risarcimenti conseguenti. Infine, l’auspicabile spostamento a ovest del tracciato del nuovo tratto di collegamento tra la S.P. 10 e la SP 11andrebbe nel contempo a interessare aree demaniali pubbliche nelle adiacenze della ex condotta idrica denominata “canaletta dei pini” proveniente dalla diga di S. Giuliano.
Nel contesto di un programma integrato e sinergico di opere e interventi tra i diversi soggetti (Provincia e Consorzio di Bonifica “Stornara e Tara”) si potrebbe, opportunamente, programmare l’eliminazione della su menzionata vecchia condotta con “canale a cielo aperto” (non più utilizzata in quanto vetusta), con conseguente sostituzione con una nuova, realizzata con tubazione interrata in pressione, in grado di fornire acqua fino alla contrada “Cicciariello”.
Tenuto conto del complesso e articolato progetto di risistemazione dei raccordi stradali e l’auspicabile nuova progettazione per quanto attiene la nuova condotta per la fornitura di acqua fino alla zona di “Cicciariello” dovrebbe vedere partecipe e protagonista a pieno titolo il consiglio comunale, organismo primario di rappresentanza e istanza fondamentale di tutela dell’intera comunità locale.